Paella al profumo di mare
Tutti gli italiani che sono stati almeno una volta in Spagna in vacanza non avranno saputo resistere alla tentazione di gustare una saporita paella. E al ritorno in città,
Ingredienti
- 300 g di riso parboiled
- 300 g di seppioline
- 400 g di vongole
- 400 g di cozze
- 8 gamberoni o scampi
- 2 spicchi d'aglio
- 2 cipolle
- 1 cucchiaio di piselli fini surgelati
- 1 bustina di zafferano
- 1 mazzetto di prezzemolo fresco
- Q.B. di olio extravergine d'oliva
- Q.B. di sale
- Q.B. di pepe
Preparazione
Questa ricetta per la paella di pesce richiede un po’ di tempo per cuocere ed assemblare i diversi ingredienti, ma il risultato finale vi ripagherà degli sforzi: inoltre è perfetta per una cena estiva tra amici, poiché essendo un piatto unico vi toglierà dall’impiccio di pensare a un intero menù.
Le origini della paella
Anzitutto, il nome “paella” deriva dal latino “patella”, dal quale proviene anche l’italiano padella, e stava ad indicare appunto il recipiente utilizzato per la preparazione di questa pietanza (oggi comunemente chiamato paellera).
La paella è un piatto molto sostanzioso a base di riso ed arricchito da numerosi altri ingredienti, per il quale esistono più versioni: è nata nella città di Valencia, e nella sua ricetta originale (per l’appunto, la paella alla valenciana) contempla come ingredienti il riso, il pollo, il coniglio, i fagiolini verdi, i pomodori, i fagioli di Lima e, naturalmente, lo zafferano.
Tuttavia spesso vi si trovano anche carciofi, paprika, anatra, lumache e rosmarino. Sono tutti ingredienti che in origine era possibile reperire nella zona di Valencia: anche il riso era originario di quel territorio, in particolare della zona del Lago di Albufera, dove è attestata l’esistenza di un piatto simile alla paella già nel XVIII secolo.
Le altre versioni della paella
Un’altra versione molto nota è la paella de marisco o paella marinera, ovvero la paella di frutti di mare: esiste infine anche la versione mista, che combina pesce (o frutti di mare) e carne in un’unica pietanza.
La tradizione di cucinare il riso in grandi casseruole, mescolato con altri ingredienti (come verdure, legumi, carne o pesce) fu introdotta nella Spagna del X secolo dagli occupanti arabi: in particolare sulla costa orientale, questa tradizione si fuse con quella della pesca e diede vita a piatti molto simili all’attuale paella di mare.
Questa usanza si sviluppò in particolar modo nella zona di Valencia, come dicevamo, ma si è diffusa anche nel resto della Spagna e sulle coste del Mediterraneo. Perché non portarla anche a casa vostra?
Il riso per la paella di pesce: quale scegliere?
Tra gli ingredienti vi abbiamo suggerito di utilizzare il riso parboiled per praticità: in realtà il riso specifico per la paella si chiama “arroz bomba”, ovvero “riso bomba”, ma in Italia non è così facilmente reperibile.
Date un’occhiata alla nostra guida su come scegliere il riso da paella per fugare ogni dubbio!
Trucchi per ottenere una paella di mare perfetta
La paella di pesce non è un piatto semplice da realizzare, pertanto vi diamo qualche consiglio per affrontare gli aspetti più complessi di questa preparazione.
Anzitutto, la materia prima: il segreto di questo piatto sta tutto nell’avere dei frutti di mare di alta qualità. Naturalmente sarebbe meglio utilizzarli freschi, ma in caso di necessità anche surgelati andranno bene, purché ne verifichiate la provenienza e la qualità.
Fate particolare attenzione alle cozze e alle vongole fresche: anzitutto, è importante pulirle bene. Se avete dei dubbi, ricordate i consigli che vi abbiamo dato per la ricetta delle lasagne ai frutti di mare.
Ricordate poi di non utilizzare i molluschi i cui gusci risultino rotti o già aperti quando li comprate, ma nemmeno quelli che resteranno chiusi dopo averli cotti: oltre a compromettere il gusto del piatto, possono rappresentare un pericolo per la salute.