Risotto al Barolo

Non solo una ricca e avvolgente ricetta della cucina piemontese, quello al Barolo è anche un risotto gustosissimo, da preparare per una cena speciale e da abbinare rigorosamente allo stesso vino utilizzato in ricetta.

Primi Piatti

Ricette di risotti

20-40 min
Facile
4 persone

Ingredienti

1 l de Il Mio Brodo Star - Carne di Manzo
320 g di riso Carnaroli
200 g di vino Barolo
40 g di porri
70 g di burro
1 foglia di alloro
40 g di Grana Padano Dop grattugiato
Sale fino q.b.

Preparazione

Mondate i porri, tenendo la parte più chiara, riduceteli in un trito molto fine. Fate sciogliere in un tegame dal fondo antiaderente 45 g di burro con l’olio a fuoco molto dolce.

Quando il burro sarà completamente fuso, fatevi rosolare i porri continuando a mescolare per farli cuocere in maniera uniforme, fino a quando non saranno praticamente “sciolti”: ci vorranno circa 6 minuti.

Nello stesso tegame, tostate il riso per circa 3-4 minuti, mescolando continuamente. Sfumate con il barolo, lasciate evaporare e cominciate ad unire il brodo caldo: continuate a mescolare per evitare che il riso si attacchi al fondo del tegame.

Profumate il risotto aggiungendo una foglia di alloro. Lasciate assorbire il brodo e, ogni volta che il precedente mestolo di liquido è stato assorbito, aggiungetene un altro fino a ottenere la cottura ottimale del riso. Ci vorranno circa 15-20 minuti.

Aggiustate solo in ultimo di sale per regolarvi sulla sapidità del risotto. Infine, spegnete il fuoco, eliminate la foglia di alloro, aggiungete il restante burro e il formaggio per la mantecatura. Mescolate con cura gli ingredienti in modo che si sciolgano. Il vostro risotto al Barolo è pronto per essere impiattato e gustato fumante.

Un morso di Piemonte.

Le ricchezze enogastronomiche del Piemonte sono indiscutibili, si pensi ai vini delle Langhe, Barolo incluso, alle distese di risaie, ma anche ai tartufi e alle nocciole. Dall’unione del vino più famoso e pregiato e della bontà del riso di queste zone nasce questa ricetta originale tipica.

Per chi beve, Barolo in abbinamento.

Mai come in questo caso, è facilissimo abbinare il vino, andando per concordanza: dal momento che abbiamo usato il Barolo per sfumare, beviamolo a tutto pasto. Nota per chi è astemio o non può bere: il vino utilizzato in cucina perde la parte alcolica per via della temperatura elevata della cottura.

Utilizzare il riso giusto.

Fra i preferiti dagli chef per i risotti, il riso Carnaroli ha la giusta quantità di amido, che consente la cottura prolungata. Sono indicati in alternativa anche il Roma, il Sant’Andrea, il Vialone nano e l’Arborio. Meno adatto il parboiled, che, come indica il nome, ha subito una precottura e ha quindi meno amido.

Domande frequenti:

Questo risotto è adatto per chi è intollerante al lattosio?

Così come è formulata la ricetta, no. Non è un problema il Grana Padano Dop, che è sufficientemente stagionato per essere sicuro per gli intolleranti al lattosio, ma c’è il burro. Per quanto, però, il burro sia preferibile per la cremosità che dona ai risotti, è spesso sostituito con l’olio extravergine d’oliva.

Si può sostituire il tipo di vino?

Niente impedisce di utilizzare un vino diverso dal Barolo, salvo perdere l’anima piemontese della ricetta. È un vino di grande struttura, dal gusto intenso e sentori di frutti rossi. Fondamentale, quindi, scegliere un rosso strutturato, come il Cannonau sardo, il Montepulciano d’Abruzzo, il Chianti o il Primitivo.

Se ci sono ospiti vegetariani?

Per la cottura del risotto un buon brodo è uno degli elementi fondamentali e va aggiunto a poco a poco, mescolando sempre. In questa ricetta, è stato utilizzato un brodo di carne, ma per far felice il commensale vegetariano è sufficiente sostituirlo con Il Mio Brodo di Verdure Star.

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